Il Palio del Golfo della Spezia si svolge ogni anno la prima domenica d’agosto di fronte alla banchina Morin, nelle acque antistanti la passeggiata a mare della città. Il Palio è una disfida remiera tra 13 imbarcazioni ciascuna rappresentante una borgata marinara che si affaccia sul Golfo. La gara avviene su imbarcazioni “tipo palio”, cioè su scafi simili al gozzo nazionale, ma con caratteristiche uniche che li rendono più agili e veloci.
L’equipaggio è composto da quattro vogatori e un timoniere che si allenano un intero anno per percorrere i 2000 metri con tre giri di boa della gara nel più breve tempo possibile. Il premio per “i migliori vogatori del golfo” è il Palio del latino “Pallium” che significa drappo di forma rettangolare. L’attuale stendardo del Palio del Golfo è opera di Angelo Prini e riporta, da un lato, un cartiglio con la scritta “PALIO DEL GOLFO” e nella parte inferiore gli stemmi araldici dei Comuni della Spezia, Lerici e Portovenere; dall’altro lato raffigura San Venerio e, nella parte inferiore, la stilizzazione di un gruppo di vogatori. I ricami, in filo d’oro, sono stati realizzati dalle suore di Marinasco.
Oltre al Palio Seniores, è istituito nel 1964 quello Juniores e, nel 1995, viene introdotto il Palio Femminile. In origine il Palio del Golfo era una tra le tante gare disputate alla banchina Morin nella giornata dedicata alla Festa del Mare. Inizialmente le barche usate per la disfida erano barche da pesca private, spesso con nomi di donna, che durante la settimana venivano usate dai pescatori per lavorare.
Durante questi primi anni le imbarcazioni non rappresentavano la borgata di provenienza, ma la famiglia di appartenenza. La prima edizione del Palio viene disputata con questo tipo di scafi nel 1925 (a memoria di Angelo Maioli, patron del Palio) anche se, ufficialmente, il Palio inizia nel 1932 quando un quotidiano riporta un articolo sulla gara. Nel 1934 la manifestazione viene trasformata in una gara fine a se stessa ed è stilato il primo Regolamento del Palio. Molte delle barche da Palio che scendono in acqua in quegli anni sono costruite dai maestri d’ascia del Golfo, depositari dei saperi della nostra lunga tradizione marinara.
La redazione
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