La premier: Caivano oggi è un problema, domani sarà un esempio
Nella lunga conferenza stampa, la premier Meloni ha commentato il fatto che il governo è qui soprattutto per ristabilire una presenza seria, autorevole e costante dello Stato italiano e delle istituzioni della Repubblica, che in territori come questo spesso non sono stati sufficientemente percepiti e forse non sufficientemente presenti. Le violenze subite da due minori e il numero di persone coinvolte alimentano in lei il timore che episodi di questo genere siano più numerosi di quelli che emergono dalla cronaca dei fatti. Lei ritiene che una politica coraggiosa sia necessaria e che uno Stato serio debba essere capace di affrontare le sfide, assumendosene la piena responsabilità.
E intendono proprio farlo. Il messaggio principale che vogliono comunicare è che in Italia non dovrebbero esistere zone franche. Il Parco Verde di Caivano non è l’unico luogo che versa in questa situazione, sono molti, come tutti sanno, i territori che si trovano in queste condizioni. Il loro messaggio è rivolto a tutta Italia. Ritengono che, per comunicare seriamente con questi territori, per rivolgersi alle periferie dove la gente ritiene che, in ogni caso, lo Stato non sarà in grado di risolvere il problema, dove pensano che lo Stato si limiti a fare apparizioni pubbliche e poi scompaia, senza risolvere i problemi, ma il messaggio più serio che si possa lanciare, partendo proprio da Caivano che è stato tristemente noto alle cronache per le sue problematiche, è che l’obiettivo che si pongono è far sì che domani non sia più un problema ma che rappresenti un modello. Questo è il loro obiettivo, e questo governo intende raggiungerlo con la collaborazione di tutte le istituzioni. Là premier si impegnerà a coinvolgere l’intero governo in questa collaborazione istituzionale.”
Questo territorio sarà radicalmente bonificato e vi assicuro che voi vedrete presto i frutti di questa visita del governo su questo territorio.
Giorgia Meloni
Un mio pensiero personale è che sicuramente, una delle cose che è necessaria cambiare, sono le leggi per i crimini minorili, che spesso sembrano troppo lievi rispetto alla gravità dei reati commessi sempre più frequentemente. Oggi, un sedicenne è quasi equiparato a un maggiorenne, e non possiamo permettere atti così disumani senza avere la certezza che verranno puniti.
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Luisa Fascinelli
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