Lunedì 24 e martedì 25 marzo a Lerici si terranno le celebrazioni per la festa patronale della Madonna di Maralunga.
La storia della Madonna di Maralunga inizia nel 1480, quando in un mattino primaverile tre pescatori ritrovano un quadro costituito da tre tavole dipende, in cui venivano raffigurate due immagini della Madonna col Bambino. Nella tavola a sinistra, Maria Vergine tiene in mano una rosa, in quella a destra, è circondata da angeli, ed in entrambe il Bambin Gesù è tra le sue braccia: la prima raffigurazione richiama l’invocazione Rosa Mistica mentre la seconda la Litania Regina degli Angeli. Al centro, sopra le due raffigurazione, si trova invece una colomba, chiaro simbolo a rappresentazione dello Spirito Santo.

Il ritrovamento, probabilmente frutto di un naufragio, fu visto dalla popolazione locale come un segno e un prodigio: la provvidenza li aveva scelti per ricevere quel dono ed esserne custodi. Compito che presero molto sul serio, tanto da far erigere una chiesa dedicata alla Madonna di Maralunga, luogo che in breve diventò il centro del culto mariano locale, a discapito anche dell’altare dedicato alla Vergine posto nella chiesa principale di Lerici.
Alcuni aspetti della storia sono probabilmente romanzati, come il momento temporale del ritrovamento (la “mattina primaverile”), ma di sicuro furono Francesco Colotto, Ambrogio Giacopello e Pietro Muzio a ritrovare il quadro, fatto documentato dalla scritta ben visibile nella parte inferiore dello stesso. Non stupisce quindi, che la devozione verso la Madonna di Maralunga prese piede soprattutto tra pescatori, marinai e naviganti, crescendo comunque anche tra la cittadinanza tutta ( cit. vaticano.com)
Questa occasione, come anche quella estiva di Sant’Erasmo, patrono della gente di mare, è molto legata alla tradizione marinara, e con la sua unicità di culto, rappresenta per Lerici un patrimonio storico e culturale.
“La fiera di Maralunga è un momento importante di collettività in cui la cittadinanza si ritrova per la strada complice anche l’arrivo della primavera e delle belle giornate. È una parte del nostro folklore che è giusto tutelare e tramandare alle nuove generazioni” commenta il Sindaco Leonardo Paoletti.
La fiera, nei due giorni di festa, torna con circa 60 banchi tra le diverse categorie, gastronomici, di abbigliamento, etnici e di vettovaglie. Alla Venere Azzurra sarà presente anche il Luna Park, dal 15 al 30 Marzo, per intrattenere bambini e ragazzi.
La redazione
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