Categoria: Arte e cultura

  • Il presepe all’uncinetto eccelle nel concorso diocesano

    Il presepe all’uncinetto eccelle nel concorso diocesano

    Presepe all’ uncinetto

    Ben 85 presepi hanno preso partecipato al concorso diocesano 2023, svoltosi nel ricordo degli 800 anni dal primo presepe di Greccio.

    Al santo, Greccio ricordava Betlemme, e così espresse il desiderio di celebrare in quei luoghi la notte di Natale. San Francesco incaricò, quindi, il castellano Velita di scegliere una grotta, dove avrebbe fatto costruire una mangiatoia, e di condurvi un bue ed un asinello.

    Sono state 37 le famiglie, 19 le scuole, 18 le parrocchie, 11 gli enti ed associazioni. Martedì si è svolta la premiazione, con il vescovo Luigi Ernesto Palletti affiancato da monsignor Paolo Cabano, responsabile del concorso, e da Carlo Raggi, presidente della società “Dante Alighieri”, che collabora con la diocesi in questa bella iniziativa.

    Il primo premio assoluto è andato al presepe della famiglia di Anna e Giovanni Carassale, della Spezia. La motivazione ne sottolinea “l’abile lavoro usato nella creazione dei personaggi, costruiti lavorando all’uncinetto. I colori vivaci , la cura esecutiva e la proporzionalità dell’insieme producono un gradevole effetto, dando un’immagine fresca ed immediata, che riesce a trasmettere la gioia e la semplicità del Natale”.
    Ed ecco gli altri premiati. Per la categoria famiglie, nell’ordine, Gabriella Capetta di Santo Stefano Magra, Goffredo Cresci della Spezia, Paola Montanari della Spezia.

    Per la categoria scuole, dove il numero di partecipanti è significativo, sempre nell’ordine sono state premiate la scuola media “Anna Franck” della Spezia, la scuola primaria “Dante Alighieri” e la scuola primaria “Enrico Fermi” di Valdellora. Per le parrocchie, nell’ordine, la chiesa di Sant’Anna di Mangia, in Val di Vara, la parrocchia delle Grazie e quella di Porto Venere. Per gli enti ed associazioni, “La nave di carta – Cantiere della memoria” delle Grazie, il convento dei cappuccini di Monterosso e la Filarmonica di Santo Stefano Magra. Infine, coppe speciali della “Dante Alighieri” alla scuola cattolica “Cardinale Spina” di Sarzana, alla scuola dell’infanzia di Borghetto Vara e all’istituto scolastico di Pian di Follo.

    Per rimanere aggiornati seguiteci sul nostro sito Golfo dei Poeti news qui il link

    © Riproduzione riservata

    La redazione

  • Papa Francesco tra gli enigmi del transatlantico Principessa Mafalda

    Papa Francesco tra gli enigmi del transatlantico Principessa Mafalda

    Papa Francesco tra gli enigmi del transatlantico Princessa Mafalda

    Il racconto del naufragio del  transatlantico Principessa Mafalda, denominato anche il “Titanic Italiano”, è legato in modo enigmatico anche a vicende di  personaggi famosi che avrebbero potuto avere diversa sorte.  

    Primo fra tutti Papa Francesco, il cui padre Mario Bergoglio  aveva acquistato il biglietto come emigrante di 3ª classe per il viaggio di dicembre 1927 nel quale il  Principessa Mafalda affondò.  

    Sembra che all’ultimo momento, per la ritardata conclusione della vendita di un suo restante pezzo di terreno, dovette optare  per il viaggio successivo di gennaio 1928 con la nave Giulio Cesare, sbarcando a Buenos Aires il 15 febbraio 1928, dove poi conobbe la sua sposa Regina Maria Sivori. Cosa sarebbe accaduto se fosse partito? Sarebbe probabilmente morto, in quanto  la maggior parte delle vittime furono tra i passeggeri di 3ª classe. In tal caso la storia della Chiesa sarebbe stata diversa.

    Ruggero Bauli, che doveva aprire la sua industria in Argentina, la sera del 25 ottobre  1927 era a poppa della nave e nel vedere sfilarsi l’elica sinistra con l’intero albero, pur non sapendo nuotare, indossò il salvagente e si buttò a mare.
    Le onde lunghe lo condussero vicino ad  una nave che giungeva per il soccorso e che aveva calato le reti sulla fiancata per consentire ai naufraghi di salire a bordo. Un’ondata lo spinse sulla rete rimanendovi incastrato con una gamba. Lui si salvò ma le apparecchiature  di panificazione, portate al suo seguito, affondarono con la nave. Dopo alcuni anni in Argentina senza risultati, fece ritorno in Italia ed aprì la sua attività a Verona  diventando il re del Pandoro

    Esistono anche legami  importanti del Mafalda con il transatlantico REX: 

    La regina Elena del Montenegro fu la madrina del Mafalda nel 1908, e poi del  REX nel 1931 presenziando ad entrambi i vari. Francesco Tarabotto trascorse circa sei anni sulla Principessa Mafalda, come 1° ufficiale di coperta sulla rotta Genova New York dal 1909 al 1912 e come comandante sulla rotta Genova Buenos Aires dal 1922 al 1925 (prospetto di sopra). Il comandante Simone Gulì che gli successe (scampato a due affondamenti: non c’è due senza tre!) perì nel naufragio assieme al macchinista Silvio Scarabicchi di Sampierdarena che fece l’impossibile per tenere a galla la nave.  Tarabotto nel 1927 comandava il Duilio con rotta per New York e a dicembre 1927 comandava l’Augustus sulla rotta del Sud America  da cui arrivò al REX il 26- 09-1932

    Uno dei saloni di prima classe.

    Prima di raccontare della storia del principessa  Mafalda è opportuno dire  della prematura fine del transatlantico gemello  Principessa Jolanda, varato il 27 settembre 1907 nel  cantiere genovese di Riva Trigoso.  

    Allestito senza zavorra ma con le macchine e con gli interni pronti per poter entrare  in servizio subito dopo il varo, appena arrivato in mare, a causa dell’errata distribuzione dei pesi si inclinò subito sul fianco sinistro e, poiché gli oblò erano aperti, si capovolse ed affondò, senza  possibilità di recupero, di fronte al bacino e al pubblico che assisteva sconcertato al varo.  

    Nonostante questo nefasto precedente il gemello Principessa Mafalda, con caratteristiche identiche e progettato dall’ing. Rocco Piaggio per la compagnia genovese Lloyd Italiano, fu costruito negli stessi cantieri della Esercizio Bacini di Riva Trigoso e fu varato (zavorrato e  senza sovrastrutture superiori) il 22 ottobre 1908, con madrina Elena di Savoia  regina d’Italia che sarà poi madrina anche del REX.  Entrò in servizio per il Sud America il 20 marzo 1909. L’allestimento era di gran lusso e per la prima volta nella storia della navigazione, aveva il salone delle feste e vari altri ambienti estesi in verticale su due ponti, riccamente decorati e arredati dallo Studio Ducrot. Fu tra i primi transatlantici ad essere dotato di  illuminazione elettrica, telegrafo Marconi senza filitelefono in ogni cabina di  prima classe. 

    Cabina di prima classe.

    Con 9.210 Ton di stazza (nella pubblicità fu però dichiarato di 10.000 Ton) era lungo 146 metri, largo 16,8 metri, pescaggio 8 metri, dotato di due macchine a vapore a quadruplice espansione da 10.500 CV con due eliche e raggiungeva la velocità di 18 nodi. Poteva ospitare 1.580 passeggeri (180 in Prima Classe, 150 Seconda Classe, 950 Terza Classe) e 300 persone di equipaggio. 

    Il primo servizio fu da Genova a Buenos Aires, con scalo a Rio de Janeiro e Santos, e per svariati anni fu la miglior nave su quella rotta, ospitando personaggi illustri come Arturo Toscanini, Luigi Pirandello, Emilio Gadda, Guglielmo Marconi, Carlos Gardel e Tatiana Pavlova e  perfino la squadra di calcio del Genoa

    Dal 1914 fu utilizzato per il servizio da Genova a New York, l’unica su quella rotta.  L’anno successivo fu requisito dalla Regia Marina per diventare alloggio ufficiali a  Taranto, durante tutto il periodo della prima guerra mondiale. 

    Nel 1918, con l’assorbimento del Lloyd Italiano nel la Navigazione Generale Italiana, il Principessa Mafalda  divenne la nave ammiraglia della flotta e riprese il servizio sulla rotta Genova New York sino al 1922, quando  fu completato il transatlantico Giulio Cesare che lo sostituì. Nel 1927 la nave, prima dello smantellamento programmato nel dicembre 1927, dopo anni di usura e scarsa manutenzione, fu richiamata in servizio per un ultimo viaggio in Sud America.
    Partì da Genova l’11 ottobre 1927 al comando di  Simone Gulì, esperto comandante siciliano, con a bordo 1.273 persone tra cui emigranti siriani e soprattutto numerosi emigranti pie, liguri e veneti tra il pasticciere Ruggero Bauli con speciali attrezzature per la panificazione. 

    A causa di un guasto alle macchine la nave ritardò la partenza di cinque ore. I problemi si ripresentarono con otto fermate prima di Barcellona, ove rimase un giorno per riparare un aspiratore.  

    Prima di giungere a Gibilterra, si guastò il motore di sinistra e si dovette procedere con solo quello di destra. Usciti dal Mediterraneo entrambi i motori erano guasti e rimase per sei ore alla deriva.  

    Il motore di sinistra venne riparato e ripartì a velocità ridotta, con tappa non prevista a Dakar per problemi all’asse dell’elica sinistra. Altra tappa a Sao Vicente di ventiquattro ore per riparazione alle celle frigorifere che avevano fatto deperire gli alimenti e creato principi  mdi intossicazione a bordo, rifornendosi di suini e buoi vivi per il resto del viaggio. 

    La navigazione procedette con relativa tranquillità, con molte vibrazioni e problemi al motore di sinistra. Il comandante chiese alla compagnia l’invio di un altro transatlantico per spostare i passeggeri, ma venne obbligato a proseguire il viaggio sino a Rio de Janeiro

    Il 25 ottobre la nave procedeva a 13 nodi, molto inclinata sulla sinistra. Alle  17,10 a circa 80 miglia  dalla costa brasiliana, una forte scossa impaurì i passeggeri che uscirono sui ponti. Il direttore di macchina Silvio Scarabicchi di Sampierdarena avvisò che si era completamente sfilato l’asse dell’elica di sinistra, che girando aveva squarciato  lo scafo a poppa, le macchine erano allagate e si sarebbe presto allagata anche la stiva in quanto le porte stagne non funzionavano (dal mensile cartaceo Lerici In mese febbraio, prossima puntata a marzo).

    Per rimanere aggiornati seguiteci sul nostro sito Golfo dei Poeti news qui il link

    © Riproduzione riservata – Copyright Golfo dei Poeti news

    Flavio Testi 

  • Sant’Antonio Abate: “Benedizione degli animali” alla Spezia 21 gennaio

    Sant’Antonio Abate: “Benedizione degli animali” alla Spezia 21 gennaio

    Per la celebrazione di Sant’Antonio Abate, il patrono degli animali, il Comune della Spezia, in collaborazione con l’Associazione di Volontariato “L’IMPRONTA – Volontari Indipendenti Canile ODV”, responsabile della gestione del canile municipale, organizza la “Benedizione degli animali”. La cerimonia si terrà Domenica 21 Gennaio alle ore 10.00 in Piazza Europa e vedrà la partecipazione del sindaco Pierluigi Peracchini e dell’Assessore alla tutela degli animali Lorenzo Brogi.

    Una cerimonia a cui teniamo particolarmente, molto sentita dalla cittadinanza– dichiara il Sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini un’occasione per ribadire il nostro impegno per la tutela e il rispetto degli animali e l’importante ruolo che svolgono nella vita di tutti coloro che li amano. In questi anni abbiamo apportato molte migliorie al nostro Canile Municipale che è ormai diventato un modello nazionale e, grazie alla dedizione dei volontari, è in grado di offrire ogni giorno attenzione e cure ai nostri amici a quattro zampe.”

    “Un momento di incontro tra gli amici quattro zampe i loro papà e mamme – ha dichiarato l’assessore Lorenzo Brogi –  ormai un evento che si ripete da anni per ringraziare tutti coloro che hanno adottato un animale che vive nel canile e che diventerà parte della famiglia. La cerimonia di benedizione è una ricorrenza  che ogni anno sempre più sta entrando nel cuore della nostra cittadini.”

    Al termine della cerimonia di benedizione saranno consegnati gli attestati di Fedeltà ai cittadini che hanno avuto l’amore e il coraggio di adottare un cane o un gatto presso il  canile municipale.

    Seguiteci su Golfo dei Poeti news per rimanere informati qui il link

    © Riproduzione riservata 

    La redazione

  • Pesto: il mortaio gigante dal Sestriere al Festival di Sanremo

    Pesto: il mortaio gigante dal Sestriere al Festival di Sanremo

    Pesto masterpiece of Liguria il mortaio gigante andrà a Sestrier e poi al Festival di Sanremo

    Il pesto Masterpiece of Liguria in primavera raggiungerà Parigi e Milano

    Dopo la tappa a Londra, e le prossime dal Sestriere a Sanremo per dirigersi poi a Parigi e infine a Milano, la campagna di promozione e valorizzazione del territorio non si arresta e mira ad influenzare i mercati più rilevanti per il turismo della nostra regione. Tra il 26 e il 28 gennaio, durante la stagione sciistica, l’imponente mortaio di 8 metri per 6, precedentemente esibito sul Tamigi a Londra, si troverà direttamente al Sestriere sulle piste di una delle località più prestigiose e visitate dell’intero arco alpino. Successivamente, sarà la volta di Sanremo durante il Festival della Canzone Italiana, un momento in cui la città dei fiori cattura l’attenzione mediatica nazionale e internazionale. In primavera, il mastodontico mortaio, simbolo della Liguria, farà tappa in altri due luoghi di grande richiamo come Parigi e Milano, continuando così a essere ammirato da migliaia di persone.

    Dopo la tappa a Londra, e le prossime dal Sestriere a Sanremo per dirigersi poi a Parigi e infine a Milano, la campagna di promozione


    Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti sulle prossime tappe della campagna ‘#Pesto, masterpiece of Liguria’ commenta:
    Il nostro obiettivo – aggiunge Toti – resta quello di rafforzare un settore che sta dando risultati straordinari in termini di creazione di sviluppo, ricchezza e occupazione: il 2023 è stato un altro anno memorabile per la Liguria, con circa 16 milioni di presenze turistiche. Vogliamo continuare a promuovere la nostra terra e spingere ancora di più sulla destagionalizzazione, e per farlo puntiamo sia sui mercati più legati alla Liguria, come appunto il Piemonte e la Lombardia, sia su quelli internazionali per consolidare un trend che ha visto i turisti stranieri trainare letteralmente il settore. Da questo punto di vista, Londra e Parigi sono emblematiche, anche dal punto di vista simbolico”.

    Crediamo tantissimo in questa campagna promozionale – aggiunge l’assessore regionale al Turismo Augusto Sartorimirata verso precisi mercati.

    Alla luce di questo va appunto sottolineato che nei primi 10 mesi del 2023 i turisti francesi in Liguria sono stati i secondi per numero di presenze pari a 990.000 (+4,85% rispetto allo stesso periodo del 2022) e primi per arrivi (440.000, +5%), mentre le presenze dei turisti britannici sono state 260.000 facendo registrare una crescita del 14,4%.

    Continua ancora Sartori – il settore turistico è in continua evoluzione, e per la Regione è essenziale consolidare e potenziare un mercato storicamente rilevante come la Francia. Allo stesso tempo, ci impegniamo a riacquistare slancio nella promozione della ‘voglia di Liguria’ in paesi come la Gran Bretagna, dove avevamo registrato una significativa diminuzione dopo la Brexit. I promettenti dati del 2023 ci portano a credere che la tendenza si sia invertita.

    Seguiteci su Golfo dei Poeti news per rimanere informati qui il link

    © Riproduzione riservata 

    La redazione

  • Genova Copenaghen, nuova destinazione aerea, Liguria sempre più internazionale

    Genova Copenaghen, nuova destinazione aerea, Liguria sempre più internazionale

    L’annuncio da Sartori assessore al Turismo e ai Trasporti regione Liguria

    Accolgo con soddisfazione l’annuncio della Scandinavian Airlines riguardo alla nuova rotta da Copenaghen a Genova a partire dal 18 maggio. Auspico che questo sia solo il primo passo di una serie di iniziative che aumentino la frequenza dei voli da e per l’aeroporto Cristoforo Colombo. Nella mia veste di assessore al Turismo e ai Trasporti, manterrò l’impegno assunto un anno fa, lavorando instancabilmente per rendere lo scalo genovese competitivo a livello nazionale e internazionale. L’obiettivo è far sì che la Liguria diventi una meta ancora più ambita per i turisti stranieri. La notizia del volo settimanale operato da un aereo da 90 posti ogni sabato fino al 19 ottobre è un passo nella giusta direzione.

    Per rimanere aggiornati seguiteci sul nostro sito Golfo dei Poeti news qui il link

    © Riproduzione riservata 

    La redazione

  • Alla Spezia tutto esaurito per la festa di Capodanno

    Alla Spezia tutto esaurito per la festa di Capodanno

    Inizia con il botto l’anno, successone della festa del 31 in piazza Europa

    Grande successo per il Capodanno in piazza Europa che, nonostante le condizioni meteo incerte, ha coinvolto oltre 10mila persone. Una piazza da tutto esaurito, dove spezzini e turisti hanno potuto ballare con la musica di Radio Number One, assistere alle esibizioni del comico, cabarettista e imitatore Dario Ballantini, che ha portato sul palco i suoi personaggi più noti come lo stilista Valentino, Vasco Rossi e molti altri. Poi l’esibizione degli Eiffel 65 e lo show “Voglio Tornare negli anni ‘90”, ovvero un programma adatto per persone di tutte le età. Anche nel centro storico i protagonisti sono stati la festa e il divertimento: migliaia di persone si sono potute divertire nei locali e all’aperto, anche grazie alla deroga che ha permesso ai commercianti di poter tenere la musica fino alle due di notte, orario in cui sono terminate le esibizioni in piazza Europa. 

    Il sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini dichiara: “Una grande festa per dare il benvenuto a quello che auspichiamo possa essere un anno pieno di soddisfazioni e di grandi risultati per la nostra Città, ma soprattutto per i cittadini, che spero possano realizzare i loro sogni grazie alle opportunità offerte dal nostro territorio. In piazza Europa abbiamo portato artisti conosciuti in tutta Italia, con esibizioni e musica adatta per grandi e piccoli e siamo contenti che il programma sia stato apprezzato, trovando un riscontro molto positivo con oltre 10mila persone in piazza. Anche nel centro storico e nei locali c’è stata molta partecipazione, una notizia positiva soprattutto per il commercio spezzino. Ringrazio tutti gli uffici del Comune che hanno lavorato per rendere possibile questo evento, i volontari delle associazioni di primo soccorso sempre pronti a intervenire in ogni evenienza, i Vigili del Fuoco, le Forze dell’Ordine, la Polizia Locale e il servizio di sicurezza. Auguro a tutti, e in particolare a coloro che hanno dedicato il loro impegno in questi giorni di festa, un felice e sereno 2024”. 

    Per rimanere aggiornati seguiteci sul nostro sito Golfo dei Poeti news qui il link

    © Riproduzione riservata 

    La redazione

  • A Lerici una caccia al tesoro “storica” per i più piccoli

    A Lerici una caccia al tesoro “storica” per i più piccoli

    Non è una novità che il territorio di Lerici nasconda gioielli e segreti meravigliosi; tuttavia, rendere questi tesori accessibili ai più piccoli non è affatto scontato. Laura Toracca, assessore all’istruzione, in collaborazione con l’ufficio cultura del Comune di Lerici, ha ideato un progetto con l’obiettivo di permettere ai bambini di apprezzare la ricchezza storica e culturale del loro luogo di vita. I bambini, essendo meno legati alla linea temporale e spesso più propensi a interessarsi a storie e leggende di luoghi lontani, potrebbero così scoprire e valorizzare la storia dei propri luoghi locali.

    Questa giocosa iniziativa non è altro che un itinerario guidato alla scoperta di cinque luoghi di interesse del borgo di Lerici che avessero una qualche appetibilità per i bambini, il percorso si snoda tra il maestoso Castello San Giorgio, Piazza Garibaldi (cuore del borgo), la chiesa di San Francesco che custodisce la famosa Madonna di Maralunga; la statua di Dante omaggio del Comune al Sommo Poeta che la citò nella sua “Commedia”, alla Galleria Padula che invece rappresenta per Lericini giorni bui della Seconda Guerra Mondiale. In ciascuno di questi punti d’interesse i bambini troveranno una postazione con dei timbri per validare il loro passaporto e diventare idealmente cittadini onorari di Lerici. Il passaporto su cui apporre i timbri sarà disponibile gratuitamente ai punti informativi del comune di Lerici e nell’atrio del palazzo comunale, completo di una piccola guida e dell’itinerario da compiere. 

    L’iniziativa sarà successivamente ampliata in una versione estiva più completa, estendendosi su tutto il territorio costiero e collinare. Questo consentirà ai più giovani di esplorare il paese in modo divertente, coinvolgendo tutta la famiglia.

    “L’idea nasce dalla volontà di far trascorrere un mezza giornata in famiglia, in una sorta di “caccia al timbro” che faccia scoprire ai piccoli le bellezze del nostro territorio senza appesantirli. Un gioco leggero ma che speriamo abbia la capacità di generare curiosità nei bambini verso la conoscenza dei luoghi in cui vivono o che frequentano con assiduità o anche che visitano una volta soltanto” spiega ancora l’assessore Toracca che conclude: “un bambino curioso e appassionato della conoscenza, con un tocco di divertimento, crescerà per diventare un adulto libero e consapevole. Anche queste piccole esperienze contribuiscono in modo significativo alla formazione dell’esperienza dei giovani cittadini del mondo”.

    Qui sotto il passaporto dei piccoli cercatori

    Per rimanere aggiornati seguiteci sul nostro sito Golfo dei Poeti news qui il link

    © Riproduzione riservata 

    La redazione 

  • Lerici: il programma del weekend di capodanno

    Lerici: il programma del weekend di capodanno

    Benvenuti a Lerici, l’incantevole comune sulla costa ligure, dove il fascino storico si mescola armoniosamente con la bellezza naturale del paesaggio marittimo. Per il weekend di Capodanno, Lerici si veste a festa per accogliere visitatori e residenti in una celebrazione indimenticabile.

    Le pittoresche strade del centro storico si tingono di luci festive, regalando un’atmosfera magica e accogliente. Qui di seguito potrete selezionare le diverse attività che più vi appassionano.

    Sabato 30
    – Lerici: due passi nella storia
    Visita guidata. Adulti € 5,00. Gratuito fino a 13 anni Lerici,Piazza Garibaldi – Ore 15.00
    Info e prenotazioni: Speziamania: 339 4385208

    – “Aspettando Capodanno” con i Millett Pickers Jazz Band Tellaro, Oratorio ‘n Selàa.
    Ore 18.00 a cura di US Tellaro

    Sabato 30 Dicembre – Lunedì 1 Gennaio
    Artigianato “Arte in piazza”
    San Terenzo, lungomare – Dalle ore 09.00 alle 19.00 A cura di Pro Loco San Terenzo

    Domenica 31 Dicembre – Martedì 2 Gennaio
    Street food natalizio
    Lerici, Lungomare Vassallo

    Domenica 31
    Capodanno in musica con Caccia DJ
    Piazza Garibaldi – Dalle ore 22.00

    Qui la brochure “Sogno di Natale”

    Per rimanere aggiornati seguiteci sul nostro sito Golfo dei Poeti news qui il link

    © Riproduzione riservata

    La redazione

  • Rosemy Conoscenti: come interpreta il mondo femminile nei suoi libri

    Rosemy Conoscenti: come interpreta il mondo femminile nei suoi libri

    La visione di Rosemy Conoscenti sulle donne e la realtà

    Nel misterioso mondo dell’intrigo letterario, Rosemy Conoscenti (spezzina) emerge come una talentuosa scrittrice capace di tessere trame avvincenti sia nei libri gialli che in quelli di narrativa ordinaria. Oggi, in un dialogo aperto e sincero, noi di Golfo dei Poeti news, ci siamo rivolti a lei per ottenere la sua prospettiva unica sulla situazione attuale delle donne nella società. Abbiamo posto domande su come affrontare le sfide e superare i problemi che ancora persistono, chiedendole di condividere la sua visione su come la letteratura possa essere un veicolo potente per affrontare tali questioni.

    D.: Come affronti la rappresentazione realistica delle donne nelle tue storie senza cadere in stereotipi o cliché?
    R.:
    Cerco di attenermi il più possibile alla realtà delle cose, di vivere ogni storia come se veramente la stessi vivendo. Ogni storia è una storia a sé perché ogni donna è una donna diversa dalle altre. E se a volte una storia inevitabilmente ne ricorda un’altra, pur essendo simile non è mai uguale.

    D.: Credi che l’uso di fatti di cronaca reali possa contribuire a una maggiore autenticità nelle tue storie o preferisci creare interamente da zero?
    R.: Io tengo a creare da zero nel senso che non mi sono mai ispirata alla cronaca reale. Invento un personaggio con una  sua vicenda credibile e mentre la scrivo la vivo come se fosse mia. Di seguito arrivano i personaggi a contorno e completamento. In ogni mio scritto c’è qualcosa di profondamente mio e solo mio. Per quanto riguarda l’ambientazione preferisco luoghi reali e possibilmente da me visitati.

    D.: Hai mai sentito la pressione di rispecchiare accuratamente i fatti di TV società e sulle questioni femminili?
    R.: No. Io amo scrivere perché ritengo la scrittura la più alta forma di libertà. Di conseguenza non mi lascio mettere pressione o suggestionare da fatti e dibattiti specialmente televisivi, quelli dei talk show per capirci, dove chiunque si fa professore agli altri e un po’ meno a se stesso. Un po’ di coerenza sarebbe gradita.

    D.: Come pensi che la tua scrittura possa ispirare positivamente le nuove generazioni rispetto a questioni sociali e femminili?
    R.: Dipende da chi legge. Personalmente molti dei libri che ho letto hanno influenzato positivamente le mie scelte di vita e tra l’altro mi sono piaciuti molto. Ma ciò che per me è stato ispirazione e sprone per altri potrebbe non esserlo. Un esempio su tutti. Io adoro i Promessi Sposi nella loro interezza e li ho letti e riletto parecchie volte e sono stati positivi per quello che concerne la mia vita, le mie scelte. Ho invece amici e conoscenti che proprio detestano questo libro tacciandolo di voler catechizzare e additano il Manzoni come un fervente bigotto. Vorrei essere stata capace io di scrivere un finale come quello dei Promessi Sposi.

    Uno dei libri più di successo di Rosemy Conoscenti

    D.: In che modo pensi che i libri e gli scrittori possano contribuire a un cambiamento culturale significativo su questioni sociali e femminili?
    R.: Credo di aver in parte già risposto ma voglio aggiungere che, almeno per quello che mi riguarda come scrittrice, non ho la pretesa di poter cambiare culturalmente le delicate questioni sociali e femminili. Nel mio piccolo cerco di trasmettere positività e speranza, sempre. In fondo sappiamo bene che per quanto se ne discuta per quanto si faccia rumore le cose poco cambiano. Il discorso che ne segue risulterebbe troppo lungo e pesantemente filosofico. Io che amo la semplicità, linearità, dico solo questo: quanti storici con i loro libri ci hanno raccontato la ferocia, la crudeltà, l’efferatezza e la inutile pazzia della guerra, eppure gli uomini continuano a combattere e morire e la guerra è una realtà presente in tutte le epoche e in tutte le culture.

    Luisa Fascinelli

    Seguiteci su Golfo dei Poeti news per rimanere informati qui il link

    Per tutte le info sul libro giallo di Rosemy Conoscenti “Intrigo nel borgo” e per acquistarlo qui il link

    Qui potete leggere la sua intervista che ci ha rilasciato ad agosto del libro “Storie al femminile” qui il link

    Qui potete leggere la sua seconda intervista nel quale ci racconta del libro “Intrigo nel borgo” qui il link

    © Riproduzione riservata – Copyright Golfo dei Poeti news

  • La focaccia genovese in trasferta a Milano

    La focaccia genovese in trasferta a Milano

    La focaccia genovese e il pesto ligure non hanno rivali

    Grande successo per l’iniziativa ‘Dalla Liguria alla Lombardia, la focaccia di Natale‘. In poco tempo sono andati esauriti i 6.000 pezzi di focaccia genovese e i 20 chili di pesto tradizionale genovese, che la Regione Liguria ha offerto alla Lombardia per ringraziarla dell’abete rosso proveniente dai boschi di Ponte di Legno, donato dall’Ersaf e allestito in piazza De Ferrari a Genova per le festività natalizie.
    A suggellare questo rinnovato patto di amicizia sono stati i presidenti Attilio Fontana e Giovanni Toti che hanno degustato insieme a tanti milanesi un pezzo di focaccia (cotta appositamente a Palazzo Lombardia per conservarne tutta la freschezza) arricchito dal vero pesto genovese preparato con il basilico Dop



    Ringraziamo la Lombardia e il governatore Fontana per averci mandato il bellissimo albero di Natale che abbiamo acceso pochi giorni fa in Piazza De Ferrari, dono che avevamo ricevuto anche l’anno scorso – ha aggiunto il presidente della Regione Liguria, Giovanni Totiper ricambiare questo bel regalo, oggi abbiamo portato a Milano il nostro pesto e la nostra focaccia, i simboli della tradizione gastronomica ligure. Piatti che sono da qualche tempo impegnati in un vero e proprio ‘world tour’. Oggi, insomma, consolidiamo con un momento di festa e condivisione lo strettissimo rapporto che esiste tra Lombardia e Liguria, creato non solo dai tanti lombardi che vengono da noi in vacanza ma anche dal rapporto fra la Regione locomotiva d’Italia e il principale polo logistico e portuale del Paese“.


    La collaborazione fra Lombardia e Liguria è assoluta e concreta – ha dichiarato il presidente Fontana -. Lo abbiamo dimostrato in tante occasioni e lo confermiamo oggi con questo ‘momento di amicizia’ in cui ci scambiamo reciprocamente alcuni dei nostri migliori prodotti. Gli alberi dei nostri boschi sono una ricchezza per la Lombardia così come la focaccia per la Liguria è sinonimo di tradizione e abilità”. “I nostri rapporti – ha aggiunto – sono eccellenti – e collaboriamo in tanti settori a partire dai collegamenti, siano essi portuali, stradali e ferroviari”.


    Presente all’iniziativa anche Fabio Losio presidente dell’Ersaf che ha donato l’albero proveniente dalla Val Camonica: “per noi si consolida una tradizione e ci fa piacere celebrare questa consuetudine degustando due ambasciatori della buona tavola come la focaccia e il pesto ligure”.

    Per rimanere aggiornati seguiteci sul nostro sito Golfo dei Poeti news qui il link

    © Riproduzione riservata – Copyright Golfo dei Poeti news

    La redazione