Golfo dei Poeti news è sempre in prima linea in difesa degli animali
In un angolo del sud Italia, precisamente a Bitetto (BA), si trova un rifugio speciale gestito dall’associazione ONLUS “Zampe felici cani&gatti“. Qui, volontari dediti lottano ogni giorno per il benessere di numerosi cani e gatti. Nonostante il loro impegno instancabile, il rifugio affronta sfide quotidiane. La mancanza di sostegno da parte delle istituzioni e l’assenza di campagne di sterilizzazione aggravano la situazione, lasciando il randagismo fuori controllo.
In questo momento, la situazione sta rapidamente peggiorando poiché le adozioni sono praticamente ferme. Il rifugio è al completo e non può ospitare altri animali bisognosi.
Il problema critico è emerso quando i volontari hanno scoperto circa 20 animali in un contesto fatiscente, in condizioni che richiedono aiuto immediato (non mostriamo le foto di questi poveri animali perché sono immagini forti). Il problema principale è che il rifugio è al completo, e i volontari si trovano senza spazio per accogliere queste bestiole. L’unica soluzione possibile è adottare i cani e i gatti attualmente pronti per essere collocati in nuove case, creando così spazio per poter offrire assistenza immediata a questi animali bisognosi. Solo attraverso adozioni tempestive sarà possibile garantire un aiuto adeguato a queste creature vulnerabili.
Se hai spazio nel tuo cuore e nella tua casa, qui di seguito tutti gli animali pronti essere adottati.
Come puoi aiutare:
Tutti gli animali si affidano vaccinati e sterilizzati in provincia di Bari e centro nord tramite staffetta e preaffido. Info 3402266649 Luana – 3460303870 Rosemary
Per coloro che non possono adottare fisicamente, l’adozione a distanza è una preziosa opzione. Contribuisci finanziariamente al benessere di un animale, aiutando a coprire le spese mediche, il cibo e l’attenzione di cui hanno bisogno.
Anche una donazione può fare la differenza. Contribuisci, anche con un piccolo contributo, finanziariamente per garantire che “Zampe Felici” possa continuare a fornire le cure necessarie a tutti gli animali sotto la sua protezione.
La diffusione della consapevolezza è fondamentale. Condividi questo appello sui social media, con amici, familiari e colleghi. Maggiore è la visibilità, maggiori sono le possibilità di trovare case adatte.
Inoltre nella loro pagina Facebook “Zampe Felici” troverete una varietà di regali natalizi unici, l’intero importo dell’acquisto sarà devoluto all’associazione.
Potete contattarli anche su Messenger tramite la loro pagina Facebook qui il link
“Zampe Felici” ha bisogno della vostra solidarietà. Ogni azione conta. Fate la differenza nella vita di questi cani e gatti, dando loro la possibilità di una vita migliore. Adotta, adotta a distanza, condividi e sostieni “Zampe Felici” nel loro nobile impegno per portare felicità a chi ha bisogno.
Oggi 30 novembre alle 18 il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti sarà a Sarzana dove parteciperà a “Natale a Sarzana” in occasione dell’accensione delle luminarie in Piazza Matteotti.
Un Natale ricco di appuntamenti e di magia. Sarzana, con il suo splendido centro storico, reso ancor più suggestivo da metri e metri di luminarie, si prepara alla festa più attesa dell’anno proponendo spazi e angoli suggestivi nelle vie e nelle piazze del centro con installazioni a tema in piazza Matteotti e nei giardini di Porta Romana.
E anche per il 2023 non mancheranno tanti appuntamenti pensati per vivere la città immersa nella tipica atmosfera natalizia come la mostra dei presepi artigianali nell’atrio di palazzo civico, la pista di pattinaggio su ghiaccio in piazza Martiri della Libertà, il trenino natalizio, i concerti, il mercatino piemontese, iniziative di educazione ambientale, appuntamenti dedicati alla studio delle stelle, quelli dedicati alla cultura con i libri sotto i portici e una rassegna teatrale dedicata, fino alla proposta di uno spettacolo che prevede la realizzazione di sculture di ghiaccio a Porta Romana e al Luna Park nell’area Porta di Luni.
“Il sindaco di Sarzana, Cristina Ponzanelli spiega come il Natale rappresenta un momento di grande speranza e gioia per tutti. Il Natale è la felicità negli occhi dei bambini e la gentilezza in quella dei più grandi, è capacità di trovare luce, viverla e condividerla con l’intera comunità. Con questo spirito, oltre alle luminarie, che accenderanno a festa le vie della città, e alle tante iniziative che riempiranno di vita strade e piazze sarzanesi, abbiamo scelto di trasformare l’atrio di palazzo Roderio in un inno alla speranza, di cui, soprattutto nel periodo storico attuale pieno di violenza e di guerre, abbiamo immensamente bisogno per guardare al futuro con fiducia”.
“Natale rappresenta un’occasione unica di promozione della città, che anche quest’anno abbiamo voluto cogliere anche attraverso un percorso amministrativo virtuoso che ci ha garantito di ottenere importanti risorse dall’esterno e di reinvestirle in un programma e un allestimento davvero ricco, dichiara l’assessore al marketing territoriale e promozione della città Giorgio Borrini: Sarzana sarà bellissima e sarà promossa ovunque, grazie a chi ha lavorato a questo risultato e al tessuto sociale e culturale cittadino che ancora una volta ha risposto presente.”
“Sarà un grande Natale per Sarzana, confermando quanto di buono visto negli anni scorsi, ma cercando di migliorare ancora- dichiara l’assessore al commercio cittadino, eventi: sono i primi indirizzi che ho chiesto di percorrere come assessore al commercio. Andremo avanti così, cercando di alzare l’asticella sempre di più. Questa è Sarzana!”
E allora il 30 novembre tutti in piazza Matteotti per assistere all’accensione delle luminarie e del bosco magico prevista per le ore 18.
La partita Sampdoria – Spezia si è conclusa con un 2-1 a favore dei doriani, lasciando i tifosi aquilotti con l’amaro in bocca e con la squadra ancorata al terzultimo posto in zona retrocessione.
La partita con la Sampdoria ha evidenziato alcune criticità che lo Spezia dovrà affrontare nel corso della stagione. La difesa sembra vulnerabile, concedendo spazi agli avversari, mentre l’attacco fatica a capitalizzare le occasioni create.
Il nuovo mister D’Angelo dovrà instillare fiducia e determinazione nei suoi uomini, incoraggiandoli e a credere nella possibilità di risalire la classifica.
Per tutte le informazioni dettagliate non vi resta che guardare il video trasmesso in diretta del post partita in cui il tifoso SPEZIAto, commenta e si confronta, con i tifosi, sul risultato della partita e di come i giocatori l’hanno affrontata. Seguite e iscrivetevi al canale YouTube di “Elia The Italian Guy” per rimanere sempre aggiornati sulla vostra squadra del cuore. Il link qui sotto. Buona visione.
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Facciamo rumore e rompiamo la catena del silenzio, nel tessuto complesso della società globale, la violenza contro le donne continua a persistere come una piaga insidiosa e dilagante. La Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne, celebrata ogni 25 novembre, non è solo un richiamo doloroso alle sfide che le donne affrontano quotidianamente, ma anche un momento di riflessione sulla necessità impellente di unire le forze per porre fine a questo massacro.
È fondamentale ricordare che la violenza non si limita solamente a manifestazioni fisiche, ma comprende altresì forme di aggressione verbale. La forza distruttiva delle parole può avere un impatto profondo e dannoso sulla salute mentale ed emotiva, sottolineando l’importanza di riconoscere e affrontare anche la violenza verbale.
Palazzo Chigi Facciamo i fatti non le parole
La violenza contro le donne assume molte forme, spaziando dalla violenza domestica alla tratta di esseri umani, dallo stalking alla discriminazione e al mobbing sul lavoro.
Questa giornata non solo mira a sensibilizzare l’opinione pubblica, ma anche a confrontarci con la cruda realtà di milioni di donne che affrontano abusi fisici, psicologici ed economici, spesso mantenuti nell’ombra dalla paura delle conseguenze che si teme di affrontare.
La violenza sulle donne si insinua nelle fondamenta della società, non limitandosi a un problema individuale ma radicandosi nelle strutture sociali e familiari. Questa presenza è alimentata da una mentalità retrograda e da un analfabetismo culturale che favorisce la vergogna e la paura. Questi elementi ostacolano le vittime, impedendo loro di rompere il silenzio e denunciare gli abusi subiti.
L’educazione è la radice della prevenzione, la famiglia, la scuola e la comunità devono lavorare insieme per promuovere una cultura di rispetto reciproco e uguaglianza di genere. Insegnare ai giovani il valore della consapevolezza e del rispetto fin dalla prima infanzia è fondamentale per abbattere gli stereotipi di genere e instillare valori che contribuiranno a creare una società più sana ed equa.
È importante che tutte le donne prendano visione di questa intervista dell’avvocato Pontenani qui il link
La violenzacontro le donne è spesso legata alla disparità salariale. Promuovere l’empowerment economico delle donne, garantendo loro accesso a opportunità di istruzione e lavoro, è cruciale per rompere il ciclo della violenza. L’autonomia finanziaria può dare alle donne la libertà di uscire da situazioni abusive e costruire una vitaindipendente.
Creare reti di supporto psicologico e giuridico è essenziale per aiutare le vittime a superare il trauma e perseguire la giustizia. Le istituzioni devono promuovere ambienti sicuri in cui le donne si sentano libere di denunciare gli abusi senza timore diripercussioni. Inoltre, è imperativo che i sistemi giuridici siano efficaci nel punire con severità coloro che commettono atti di violenza, senza concedere giustificazioni o considerare particolari circostanze attenuanti che potrebbero portare a riduzioni delle pene.
In conclusione solo attraverso uno sforzo collettivo, possiamo sperare di creare un ambiente in cui le donne possano vivere senza paura, godendo appieno dei loro diritti e della loro dignità. La completa tutela delle donne è un obiettivo che richiede un impegno incessante da parte di tutte le istituzioni, mirando a costruire un futuro in cui la violenza di genere sia solo un ricordo del passato, non una realtà presente.
Solo tra qualche decennio potremo forse apprezzare gli sforzi odierni nel plasmare una generazione liberata dalla tossicità del passato.
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Lo Spezia si prepara per una partita emozionante questa sera, affrontando la Sampdoria fuori casa. La partita è particolarmente interessante poiché segna l’inizio di una nuova era con il recente cambio di allenatore, dopo l’esonero di Alvini e l’arrivo di Luca D’Angelo.
Il passaggio di testimone sulla panchina ha generato molta curiosità tra i sostenitori dello Spezia. Dopo un periodo di incertezza, l’arrivo di D’Angelo ha portato una ventata di freschezza e speranza. I tifosi aquilotti sono desiderosi di scoprire quale impronta tattica e motivazionale il nuovo allenatore lascerà sulla squadra e se sarà in grado di guidarli verso nuovi successi.
Questa partita con la Sampdoria rappresenta un banco di prova significativo per valutare il cambiamento. La squadra avrà l’opportunità di dimostrare sul campo il frutto del lavoro svolto durante gli allenamenti sotto la nuova guida tecnica. I tifosi non vedono l’ora di assistere a una partita di rivincita, sperando che la squadra possa riscattare prestazioni precedenti e iniziare questa nuova fase con il piede giusto.
Vi aspettiamo alle 20,15 sul canale YouTube del Tifoso SPEZIAto, “Elia The Italian Guy” per la “live reaction” Sampdoria – Spezia, in cui commenterà insieme a voi la partita in live streaming. Potrete interagire con lui nella chat dedicata. Vi invitiamo a partecipare e iscrivervi al suo canale per rimanere sempre aggiornati. Il link qui sotto. Buona partita e forza Spezia!
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Questa volta per la rubrica SPazio al Prossimo il tifoso SPEZIAto apre le porte a Claudio Bianchi, giornalista di Primo Canale e Presidente della Lega NazionaledeiDilettanti di Genova svelando i retroscena della Sampdoria che si appresta a scendere in campo con lo Spezia questa sera alle 20.30. Questa rubrica non è solo una panoramica tecnica, ma una finestra aperta sulla cultura calcistica dell’altra squadra. Dai dettagli della loro stagione alle aspettative dei tifosi.
Se volete sapere tutto sulla prossima partita che lo Spezia si appresta a giocare, non vi resta che guardare questo interessante confronto. Il tifoso SPEZIAto vi aspetta sul suo canale YouTube “Elia The Italian Guy”, vi invitiamo a seguirlo e iscrivervi al suo canale! Il link qui sotto. Buona visione.
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L’avvocato Pontenani ci illustra dettagliatamente cosa fare in caso di violenze
Abbiamo chiesto all’avvocato Alessia Pontenani, difensore di Alessia Pifferi nel processo in corso, di analizzare l’omicidio di Giulia Cecchetin e di offrire il suo parere su come affrontare il fenomeno esponenziale della violenza sulle donne e dei femminicidi. La ringraziamo per questa intervista molto interessante ed esaustiva. Vi invitiamo a leggerla attentamente, perché contiene informazioni importanti che le donne devono conoscere per tutelarsi.
D.: Avvocato Pontenani, focalizzandoci sul caso di Giulia Cecchettin, in cui sembra che non ci fossero stati segnali di violenza fisica da parte dell’ex se non quelli verbali, secondo la sua esperienza legale, quali potrebbero essere state le possibili misure o segnali che Giulia avrebbe potuto rilevare per capire che potesse essere in pericolo o non era possibile prevedere quello che è accaduto?
R.: Purtroppo, c’è sempre un elemento di controllo; non è necessaria la violenza fisica. Il controllo sul telefono, poi, è una forma comune. Ovviamente, in molti casi che seguo, c’è anche l’abuso di sostanze stupefacenti che non è il caso di Filippo Turetta, che è un ragazzo, all’apparenza normale che frequentava l’università. Tuttavia, ciò non significa che il controllo finisca sempre con una forma di ossessione.
Ogni tanto, penso da femminista come sono, che abbiamo acquisito e conquistato così tanto potere e così tanta libertà che facciamo paura. La donna libera, magari più abile dell’uomo all’università, che studia e ha più successo anche dal punto di vista economico, spaventa. Ci sono uomini che fuggono e altri che si ribellano, come se si ribellassero al nostro nuovo potere acquisito, cercando poi di punirci.
D.: Può un ragazzo, come Turetta, considerato da tutti un bravo ragazzo, trasformarsi in un mostro? Com’è possibile che nessuno sia stato in grado di percepire il suo profondo disagio sia in famiglia che al di fuori di essa?
R.: Stavo leggendo che Turetta è sempre stato un bravo ragazzo, tranquillo e perfetto. Tuttavia, sembra che sia stato molto solo. I suoi genitori gestivano un ristorante e erano sempre impegnati con il lavoro. Questo mi fa riflettere sul fatto che forse non diamo abbastanza attenzione ai nostri figli. Non ci rendiamo conto che spesso sono soli, davvero soli. E queste possono essere le conseguenze. In una dichiarazione ai giornalisti, il padre ha rivelato che il figlio gli aveva confessato il desiderio di suicidarsi dopo che Giulia lo aveva lasciato. Di conseguenza, ci si sarebbe aspettati che il padre avesse preso delle misure in merito.
All’apparenza poteva sembrare che non avesse particolari problemi, ma un ragazzo che girava in macchina con un coltello e dei sacchi neri, suggerisce una certa premeditazione. Certo, potrebbe essere stato un raptus improvviso o una discussione, ma il fatto che avesse un coltello e abbia nascosto il cadavere fa pensare che non sia stato così improvviso. Forse era convinto di fare una fuga d’amore o ha reagito a un rifiuto. Mi dispiace solo che non abbia avuto il coraggio di ammazzarsi, avrebbe fatto la cosa migliore.
D.: Se si trovasse a difendere Filippo Turetta, accusato di un crimine così grave come un omicidio aggravato dal fatto che il reato è stato commesso nei confronti di una persona con cui aveva una relazione affettiva, come affronterebbe la sfida di difendere un caso così difficile di fronte a un’accusa così grave?
R.: Non possiamo escludere la possibilità di motivazioni sconosciute o l’eventuale coinvolgimento di terze persone di cui non siamo a conoscenza. In ogni caso, FilippoTuretta si difende, come si farebbe con chiunque, poiché tutti hanno il diritto di essere difesi. Sebbene questo caso sia terribile, non sembra particolarmente complicato. Non credo che si possa sollevare dubbi sulla sanità mentale di questo ragazzo, che sembrava essere in perfetta salute. Non c’è molto da fare; si procederà a dibattimento e in Corte d’Assise. L’opzione dell’abbreviato non c’è, forse per ottenere attenuanti, si potrebbe acconsentire all’acquisizione degli atti senza richiedere ulteriori prove. Forse con attenuanti generiche, come la giovane età e il comportamento processuale, potrebbe ottenere una pena di 30 anni rispetto all’ergastolo, ma in questo caso, le possibilità di fare qualcosa è molto limitata. Anche nel caso di Impagliatello, so che richiederanno una perizia psichiatrica, la chiedono, ma è lucidissimo il ragazzo, c’è poco da fare la perizia, è solo un cretino. C’è da dire che Turetta ha dato il consenso per l’estradizione, altrimenti la pratica sarebbe stata molto più lunga, almeno questo lo ha fatto, anche se poi si è avvalso dalla facoltà di non rispondere, quando è stato arrestato in Germania.
D.: Come può una donna attivare il Codice Rosso in presenza di aggressioni verbali gravi da parte di un uomo, considerando che il protocollo è principalmente associato alla violenza fisica?”
R.: Bisogna presentare una denuncia, raccontando quanto è accaduto. Non sempre, però, dall’altra parte c’è disponibilità e non sempre si trova aiuto. Ad esempio, in via Fatebenefratelli, parlo per Milano, c’è un gruppo che si occupa esclusivamente di questo tipo di reati, al quale ci si può rivolgere (anche per esporre denuncia). Non ci si deve aspettare immediatamente un’azione, a meno che non si tratti di un reato e si chiamino le autorità per un intervento sul luogo, specialmente quando si è vittime di qualsiasi forma di violenza, anche se si tratta di uno o due schiaffi senza necessariamente sfociare in violenza sessuale. È fondamentale però avere il coraggio di denunciare, senza timore di non essere credute.
Certamente, è vero che tutto ciò che accade deve essere ripetuto in tribunale. Molte volte, ho avuto delle clienti che hanno manifestato paura perché pensavano di dover poi rivedere l’imputato. Tuttavia, è importante sapere che esistono forme di protezione anche in tribunale. Ovviamente, ogni denuncia porta a un processo, e durante il dibattimento, quando è necessario ripetere quanto accaduto, che sia stato un atto di violenza verbale o fisica, ci sono dispositivi come il paravento. Questo garantisce che le vittime, che hanno il coraggio di parlare, non siano visibili e non debbano affrontare direttamente anche gli avvocati della difesa che a volte possono incutere timore.
Per quanto riguarda la presenza di prove materiali come video o messaggi può essere estremamente utile e migliorare la solidità di un caso. Dovete sapere che anche in assenza di prove fisiche evidenti, specialmente nei casi di violenze sessuali, la testimonianza della vittima ha spesso un peso significativo. Le leggi e le prassi legali stanno sempre più riconoscendo l’importanza di credere alle vittime, anche quando mancano prove tangibili.
D.: Considerando la sua esperienza come avvocato penalista, come potrebbe essere affrontato il problema dei femminicidi in Italia? Quali, secondo lei, sono le possibili lacune nelle politiche governative o nella cultura patriarcale maschile che potrebbero contribuire a questa tragica realtà? E quali proposte o azioni ritiene potrebbero essere adottate per prevenire e contrastare efficacemente questo fenomeno?”
R.: Per quanto mi riguarda, la procura di Milano funziona bene, si tratta solo di velocità, cosa che non funziona invece adesso sono le procure limitrofe, ad esempio Monza. Per la mia esperienza, non funziona affatto. Faccio un esempio: una mia assistita denunciò la violenza sessuale del marito e noi al processo arrivammo dopo tre anni. È tutto completamente inutile, anche perché, insomma, il tempo che era trascorso era tanto.
Io, sinceramente, ritenerei opportuno aumentare ulteriormente le pene. Per il resto, in realtà, le cose funzionano; dovrebbe esserci un maggiore ascolto da parte delle autorità, poiché non sempre si viene ascoltati. Recentemente ho avuto una cliente che ha subito l’ennesima violenza sessuale da parte dell’ennesimo compagno. Questa donna è un po’ borderline nel senso che trova sempre soggetti che le fanno del male, ma questo non vuol dire nulla; se li sceglie male. In provincia di Milano le hanno detto: ma ancora…sei sempre qui, ecco non c’è abbastanza empatia.
Bisognerebbe aumentare il finanziamento destinato ai contributi per la polizia, consentendo l’assunzione di più personale. In questo modo, potrebbero operare al massimo delle loro capacità, attualmente stanno facendo quello che possono. In questo momento, la mancanza di fondi impedisce di fornire risorse sufficienti, inclusi aumenti di stipendi. Dovrebbe essere prioritario garantire, che il personale sia specializzato e costantemente affiancato da psicologi. L’inclusione di personale femminile sarebbe auspicabile per favorire una comprensione più approfondita delle situazioni che si verificano.
Non è semplice per una donna in una relazione capire se è in pericolo, perché non sempre i partner sono violenti; magari, apparentemente, sembrano tranquilli. Tuttavia, la donna solitamente si accorge di eventuali sospetti, più che altro il problema è che non deve farsi spaventare da ciò che potrebbe accadere in seguito, se non lavorano. Le donne, che hanno disponibilità economica, possono fare qualsiasi cosa, ma accade al contrario che spesso una donna sia vittima anche della scarsità di mezzi rispetto all‘uomo. Il timore a denunciarlo è proprio questo, che se lui andrà in carcere, lei che fine farà? Bisognerebbe aiutarle anche da questo punto di vista.
Dovremmo assistere le donne che hanno problemi economici a rifarsi una vita e far capire loro che possono andare avanti senza un uomo, capire che lavorare e guadagnare per sé stesse è possibile. In questo contesto, dovrebbero esserci dei contributi statali, soprattutto all’inizio. In ogni caso, la soluzione non è la casa famiglia o la comunità, almeno non per tutte.
Non tutte sanno che quando si è vittime di questi tipi di reati, a prescindere da quello che è il reddito, si accede al patrocinio a spese dello Stato. È essenziale essere a conoscenza del fatto che l’avvocato viene pagato dallo Stato. È un servizio importante ed è un problema in meno da affrontare e funziona bene. Ci sono degli elenchi, dove si può scegliere l’avvocato, che dopo due anni che è iscritto all’albo, è automaticamente iscritto alle liste di patrocinio a spese dello Stato.
Lo Stato paga molto poco a noi avvocati. In ogni caso di può andare da qualsiasi avvocato per chi è vittima di questo tipo di reato. (Normalmente il patrocinio dello Stato l’hanno aumentato fino a 12.000 euro all’anno e quindi basta prendere 1.300 euro al mese con la busta paga e con la 13ª, e sei fuori dal diritto di ottenerlo per tutti gli altri tipi di reato, intendo.)
È fondamentale sapere anche che l’avvocato che viene ammesso al patrocinio dello Stato, non deve essere pagato, e se ci fosse qualcuno che chiedesse denaro, rischia la cancellazione dall’albo. Oltre che è un processo penale.
D.: Vuole aggiungere qualche suo pensiero a termine di questa intervista?
R.: Mi auguro che le nuove generazioni cambino. Questi casi ci sono sempre stati, ma non se ne parlava. A pensare che prima c’era anche il delitto d’onore. Più che altro, noi genitori, e mi metto per prima, dovremmo avere un dialogo maggiore con i figli e far capire che le delusioni d’amore possono capitare e si deve andare avanti. Tutti quanti abbiamo avuto fallimenti sentimentali, ma sono anche il bello della vita. Però, bisogna anche affrontare la situazione e che non si risolvono con reazioni violente.
Poi magari verrà fuori che Turetta non era così tanto sano di testa. Certo, poi potrebbero chiedere la perizia psichiatrica se venissero fuori dei precedenti di natura psichiatrica, o che fosse in cura da uno psicologo. Uno all’apparenza troppo tranquillo mi fa sempre paura e in questo caso abbiamo visto il risultato, poi c’è andata di mezzo quella povera ragazza. Si voleva suicidare quando è stato lasciato, anche io sono stata lasciata da fidanzati, ma non ho mai pensato di ammazzarmi, a prescindere dalle età.
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A partire dal 2 dicembre, prenderanno il via le iniziative natalizie organizzate dall’amministrazione comunale, in collaborazione con le associazioni locali, pensate per offrire momenti di condivisione durante le festività invernali, sia in famiglia che in compagnia.
Oltre agli appuntamenti tradizionali che ogni anno non possono mancare come la cerimonia di accensione delle luminarie venerdì 8 dicembre in Piazza Garibaldi accompagnate dalle note jazz del “Jazz mare Quintet”, quest’anno preceduta da un laboratorio per bambini nel palazzo comunale; il Natale subacqueo di Tellaro alla sua 54ª edizione e quello trentennale di San Terenzo; la serata deejay in Piazza Garibaldi la notte di San Silvestro ed il Concerto di Capodanno al Teatro Astoria alle 15.30 del primo Gennaio per salutare il 2024, e la consegna delle calze della befana il 6 gennaio in tutte le frazioni del territorio comunale.
In calendario una serie di eventi dedicati ai più piccoli ed alle famiglie, ma anche tanti appuntamenti per adulti alla scoperta del nostro incantevole territorio. Tre saranno gli appuntamenti gratuiti per bambini organizzati in biblioteca sui temi natalizi dal titolo “Piccoli teatrini di Natale” con lettura e laboratorio creativo a seguire, i laboratori e intrattenimento per i piccoli anche negli eventi organizzati dall’assessorato alle politiche infantili in collaborazione con Abygaille. Torna dopo il grande successo della scorsa edizione, “La notte dei pupazzi in biblioteca”.
Numerosissimi i concerti nei vari borghi e nelle chiese; l’immancabile Christmas Bazar organizzato dall’International Women’s Club; e i mercatini vintage e degli hobbisti che ogni fine settimana delle festività riempiranno i lungomare di Lerici e San Terenzo. Ritorna, la settimana che anticipa il Natale, anche la natività vivente organizzata dalla parrocchia San Francesco di Lerici ed una mostra all’oratorio di San Rocco, dal titolo “Presepi dal mondo”. Novità assoluta, dedicata al pubblico adulto, una serie di visite guidate per scoprire i tesori del territorio organizzate in collaborazione con Speziamania: patrimonio artistico, botanico, architettonico ed ecclesiastico non avranno più segreti per i partecipanti alle escursioni, gratuite fino a 13 anni ed al costo di 5€ per tutti gli altri.
Numerosi anche gli spettacoli teatrali con temi tradizionalmente natalizi da “I fantasmidel Tempo” spettacolo ispirato al Canto di Natale di Charles Dickens, a “Loschiaccianoci” classico del balletto natalizio. Torna anche la cassetta delle letterine per il Polo Nord, quest’anno sia al parco giochi che nell’atrio del palazzo comunale.
Lisa Saisi, assessore alla cultura del Comune di Lerici commenta: abbiamo organizzato una serie di eventi pensati per tutti i tipi di pubblico, dai più ai meno giovani, tanta musica, tanti spettacoli e laboratori ma soprattutto tanta magia, che a Natale non deve mancare perché almeno per qualche giorno, ci si possa allontanare dalle storture e brutture che il quotidiano ci narra costantemente. L’assessore conclude: Lerici si conferma una meta anche invernale con visitatori certamente più limitrofi o proprietari di seconde case, che scelgono di trascorrere le loro festività sul nostro territorio che anche fuori stagione non manca di accoglienza ed intrattenimento.
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Vogliamo iniziare dando uno speciale benvenuto al nuovo allenatore dello Spezia Calcio, Luca D’Angelo, da parte di Golfo dei poeti news e del tifoso SPEZIAto. Con il suo arrivo, la piazza sembra trovare un nuovo entusiasmo, proprio nella settimana in cui il club “Orgoglio Spezzino” festeggia i suoi primi 35 anni di fondazione.
In attesa della prossima partita di venerdì alle 20,30 Sampdoria – Spezia, cogliamo l’occasione per condividere con voi, la chiacchierata di Elia, per la sua rubrica “spaziAMO sulLO SPEZIA”, con un altro club storico della nostra tifoseria spezzina: “IlCavatorti” protagonisti la Lory e Michele Masala.
Vi invitiamo a guardare il video e iscrivervi al suo canale YouTube: “Elia The Italian Guy”. Qui sotto il link, buona visione.
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La fuga compulsiva di Filippo Turetta è giunta al termine a Lipsia, in Germania. La polizia tedesca è intervenuta dopo la segnalazione di alcune auto di passaggio, che avevano notato una macchina ferma nella corsia d’emergenza senza lampeggianti. Dopo gli accertamenti, quando è emerso che Turetta era oggetto di un mandato di cattura europeo, è stato subito portato in caserma. Si era fermato a causa della mancanza di soldi e benzina, non con l’intenzione di costituirsi. Tra qualche giorno, è previsto il suo ritorno in Italia, poiché non si è opposto all’estradizione.
Le autorità tedesche hanno convalidato ieri pomeriggi l’arresto di Filippo Turetta, accusato dell’assassinio dell’ex fidanzata Giulia Cecchettin. La polizia di Halle ha dichiarato che il cittadino italiano è stato presentato davanti al giudice del Tribunale di Halle, il quale ha deciso di metterlo in arresto, non ha risposto a nessuna domanda. Dopo la convalida, il ragazzo è stato trasferito in un centro detentivo nella città di Halle.
L’Italia ha finalizzato la traduzione in tedesco del MAE (mandato di arresto europeo) e l’ha trasmessa alle autorità tedesche. Una volta completata la procedura di estradizione, un team della polizia giudiziaria italiana si recherà in Germania per prelevare il 22enne e riportarlo in Italia, dove sarà a disposizione dell’autorità giudiziaria. I magistrati incaricati del caso intendono porre diverse domande al giovane, al fine di chiarire dettagli ancora mancanti e, soprattutto, valutare la presenza di premeditazione nelle azioni contestate.
Il padre del ragazzo, Nicola Turetta rivolgendosi ai giornalisti dopo la cattura del figlio in Germania dichiara: non capiamo come possa essere accaduta una cosa del genere, porgiamo le massime condoglianze alla famiglia di Giulia. Con Filippo, sembravano la coppia perfetta, venivano sempre qui. Non riusciamo a capire come possa averlo fatto, gli abbiamo dato tutto quello che potevamo dargli, ho sempre pensato fosse il figlio perfetto come padre, mai problemi a scuola, nessun litigio con i compagni, neppure conil fratello. Trovarmi in una cosa del genere… non è concepibile, gli è scoppiato qualcosa nel cervello. La prima volta che si sono lasciati diceva: mi ammazzo, mi ammazzo, io non vivo senza lei.
Io gli dicevo: dai ne troverai altre. Poi si sono rimessi insieme, ma Giulia forse aveva capito che non era il ragazzo giusto, si sono lasciati ad agosto, poi si si sono ripresi con con l’università ma lei era sicura che quando usciva con lui non rischiava nulla, un ragazzo violento lo vedi… e invece…. so che una volta l’ha seguita a Padova, ma non è che andasse tutte le sere sotto casa a perseguitarla.
Dai primi accertamenti, il medico legale Antonello Cirnelli, incaricato dalla Procura di Pordenone, ritiene impossibile che Giulia fosse ancora viva molte ore dopo l’aggressione quando, l’ex fidanzato Filippo Turetta, ha occultato il cadavere di Giulia nella scarpata della Val Caltea, a Barcis. Il medico legale ha inoltre confermato che la morte è stata causata da 20 coltellate profonde inflitte con violenza alla testa e al collo.
È stato un cane della Protezione Civile del Friuli Venezia Giulia a svolgere un ruolo cruciale nel trovare Giulia, individuandola sotto un piano stradale in una zona difficilmente accessibile. La situazione è stata così complessa che il recupero del corpo è stato necessario l’intervento di una squadra speleo-alpino-fluviale di Pordenone.
Più di cinquemila persone hanno partecipato ieri verso le 19 a Vigonovo (Ve) alla fiaccolata silenziosa nel ricordo di Giulia Cecchettin, nessun discorso solo silenzio e dolore. Hanno partecipato più di 30 sindaci della zona, presente anche il padre di Filippo Turetta.
La premier Meloni scrive sui social :
Ogni singola donna uccisa perché colpevole di essere libera è una aberrazione che non può essere tollerata e che mi spinge a proseguire nella strada intrapresa per fermare questa barbarie. Prosegue: è già stato approvato all’unanimità dalla Camera, e mercoledì sarà in aula al Senato, il nostro disegno di legge per il rafforzamento delle misure di tutela delle donne in pericolo”, sono stati aumentati “considerevolmente i fondi per il piano anti-violenza e per la tutela delle donne in uscita da situazioni di violenza. È già pronta una campagna di sensibilizzazione nelle scuole.
Il ministro dell’istruzione e del merito Valditara oggi invierà a tutte le scuole italiane un invito a rispettare un minuto di silenzio nella giornata di martedì in onore di Giulia e di tutte le donne abusate e vittime di violenze e annunciando che mercoledì sarà presentato in conferenza stampa il piano: Educare alle relazioni.
Il giorno dei funerali in Veneto sarà lutto regionale, ha così dichiarato il Governatore Zaia.